In quegli anni (soprattutto verso la fine degli anni ’80 e l’inizio del ’90) le imprese artigiane coprivano praticamente ogni ambito dello scibile produttivo e io – artigiano tra gli artigiani – potevo passare delle ore e talvolta più giorni insieme a loro a cercare di realizzare qualcosa che non c’era, ma che serviva, a trovare una soluzione, a inventare un metodo diverso, a costruire nuovi prodotti, componenti e accessori. Si, perché il vero artigiano ama i buoni problemi da risolvere e non necessariamente si accontenta di una soluzione facile, pronta e già confezionata. Ma in fondo che cosa è il tanto declamato Made in Italy, se non lo straordinario valore aggiunto che si ottiene con la eccellente manualità, frammista al talento artistico del miglior artigianato italiano e toscano in particolare?
Così abbiamo lavorato fianco a fianco con gli artigiani del cuoio e del legno, con orafi e argentieri, con produttori di tappi, flaconi e contenitori diversi. Con scatolifici e astuccifici, punzonatori e incisori, pietrai, marmisti e ebanisti, vetrerie, cristallerie e soffiatori del vetro, fino agli opifici che lavorano la madreperla e i metalli, la carta e la seta. Le nostre collezioni devono molto anche al loro talento, oltre alla manualità e alla cura con la quale i nostri collaboratori costruiscono i nostri prodotti.
Quanto alle materie che abbiamo impiegato, alcune di esse, nate “nobili”, ci parlano attraverso i secoli fin dai tempi più antichi e hanno espresso la loro bellezza e la loro peculiarità anche in connubio con le fragranze. Il destino ha voluto che molte di esse fossero da sempre patrimonio di una regione fortunata come la Toscana. Penso all’alabastro, veicolo di profumo e di luce fin dalle epoche più remote. Al cristallo per i contenitori più eleganti, all’argento per i pommanders e per le componenti più preziose. Al cuoio e alla seta per gli astucci, al marmo per gli accessori, ai legni più vari preziosi.
Quando iniziammo la nostra produzione, il nostro desiderio era quello di conferire valore e dignità a ogni componente del prodotto, oltre al più alto livello possibile di qualità espressiva e di valore per la fragranza. Tutto doveva essere prezioso, collezionabile, pieno di valore intrinseco; il normale poteva essere un “ricambio”. Ecco che tutte queste materie divennero i mezzi più consoni per esprimere il valore e la ricchezza che desideravamo trasmettere.
Oggi a quasi 25 anni dall’inizio ufficiale della nostra attività, siamo lieti di aver fatto tesoro di questo immenso patrimonio di esperienze così importanti e diverse, cercando di migliorare la qualità delle nostre proposte per gli anni a venire.
Lorenzo Villoresi